C’è chi sogna ancora sulla favola di Harry e Meghan, uno dei Royal Wedding più chiacchierati, che ha illuminato la primavera del 2018 con l’ormai famoso abito da sposa Givenchy, la romantica cappella di St George’s al Castello di Windosr, la sfavillante festa notturna.
Eppure questo evento, che appartiene a un’epoca storica in cui il principe Harry faceva parte ancora della Royal Family, prima di trasferirsi negli Stati Uniti con la famiglia, a qualcuno non è piaciuto. Anzi, non è piaciuto per niente. The Sun, che è sempre a caccia di dettagli, testimonianze, pettegolezzi succosi sui sovrani d’Inghilterra, ha intervistato uno storico fotografo reale che è ancora molto risentito per come sono andate le cose in quel giorno. Lui si chiama Arthur Edwards.
“Deprimente”: tutto sul matrimonio di Harry e Meghan
“Miserable”. Questo è l’aggettivo in lingua inglese con cui Arthur Edwards, dopo sei anni, si sbottona sulle nozze di Harry e Meghan. In italiano potremmo tradurlo con “triste”, “infelice”, “misero”, “avvilente”, “pessimo”, o forse il termine migliore è “deprimente”. Arthur ha 83 anni, è specializzato da molto tempo proprio sulla Royal Family e probabilmente ha raggiunto un’età in cui non ha nessuna voglia o bisogno di tirarsi indietro quando si tratta di dire la propria. E quel giorno, per l’uomo, è stato da dimenticare.
“È stata una giornata infelice” ha dichiarato. “Ora posso dirvi che è stato il peggior matrimonio reale a cui abbia mai lavorato. Perché Harry era determinato a tenere i giornali lontani il più possibile”.
Quindi il motivo per cui la giornata sarebbe andata storta, almeno dal punto di vista del fotografo, sarebbe la determinazione del principe Harry a tenere i media fuori, lontani da lui e da sua moglie, non dimostrandosi collaborativo ma tutt’altro. Se così fosse, non possiamo stupirci. È nota a tutti la presa di posizione di Harry e Meghan contro la stampa, i paparazzi, gli inseguimenti, e in generale i giornalisti. L’ex duca di Sussex ha svelato più volte, anche nel documentario realizzato per Netflix, che il trauma della morte di sua madre – le cui modalità sono tristemente note – ha segnato per sempre il suo rapporto con i media.
Il problema delle foto al matrimonio di Harry e Meghan
Il professionista ha spiegato che per scelta di Harry i fotografi sono stati confinati a una distanza di sicurezza dagli sposi (e anche dagli invitati), cosa che ha creato non pochi disagi: “Tutto è stato realizzato con obiettivi lunghi. Avevo un obiettivo da 800 millimetri per fotografare gli ospiti che arrivavano. I fotografi stessi ingaggiati per il lavoro erano a un metro e mezzo di distanza. Una cosa proprio senza speranza”.
In sostanza, la scelta di Harry ha impedito ai fotografi di svolgere bene il loro lavoro. Questo è un caso in cui possiamo comprendere le posizioni di tutti i coinvolti: dei professionisti, che avevano il compito di scattare delle foto perfette e indimenticabili, e di chi al proprio matrimonio ha preferito non trascorrere la giornata con obiettivi e flash puntati addosso. Far parte della Royal Family comprende una serie di doveri, regole e responsabilità che hanno messo, questa come altre volte, Harry in difficoltà.